L’evoluzione di uno strumento è direttamente proporzionale all’uso che ne viene fatto e ovviamente al crescere della richiesta del mercato. Negli ultimi venti anni le esigenze delle aziende sono state quelle di misurare con maggiore dettaglio le risposte del mercato verso i prodotti proposti. Registrare il numero delle persone che accedono alle aree retail, è una delle prime informazioni che le aziende cercano per analizzare l’andamento dei prodotti. Non sempre le sole vendite sono sufficienti a decretare il successo di un prodotto o di una linea di prodotti.
Oggi il mercato offre una vasta gamma di soluzioni pensate per il conteggio degli accessi, dai sistemi integrati nei portali antitaccheggio fino ai più sofisticati sistemi di rilevamento digitale.
Attualmente le scelte delle aziende si orientano verso prodotti e soluzioni contapersone che siano in grado di rilevare aree molto ampie sfruttando il posizionamento a soffitto. Usare un cono di rilevamento, permette di determinare anche i percorsi dei clienti e le permanenze in determinate aree, questi dati sono importantissimi per capire l’interesse e le attenzioni che i clienti riservano a quanto viene proposto. La tendenza è di rilevare inizialmente i volumi di accesso, le permanenze e i comportamenti per poi focalizzarsi su dati di genere.
Successivamente al rilevamento dei volumi di traffico, interviene la necessità d’identificare uomini e donne e le fasce di età per segmentare in modo puntuale le tipologie di offerte per la clientela. Accoppiare modelli di contapersone che rilevano i volumi unitamente a sistemi che possono approfondire un dettaglio di genere sono le scelte che molte aziende e catene retail stanno facendo per migliorare la raccolta d’informazioni.
Ad oggi non possiamo definire la più utilizzata tipologia di contapersone, ma possiamo sicuramente determinare che è l’insieme di tanti strumenti di rilevamento ad essere la scelta vincente da fare per rilevare tutti i dati che saranno utili alle aree retail e marketing delle aziende.